Archivio mensile:Gennaio 2018

Il Nucleo della Cellula: proprietà, struttura, funzioni

Il Nucleo è il centro logistico della cellula, l’area nella quale è racchiuso il materiale genetico (DNA). Ricoperto da una membrana, detta membrana nucleare, che lo separa dal citoplasma, formalmente il nucleo rimane quindi un organulo, cioè una delle strutture specializzare della cellula. E’ proprio della cellula eucariota, a differenza di quella procariota (cioè le cellule che formano gli eubatteri e gli archeobatteri) nella quale il materiale genetico non è delimitato da nessuna membrana e si trova a diretto contatto con il citoplasma.

Oltre a contenere tutto il materiale genetico proprio di una persona, il nucleo contiene anche i dati che regolano la cellula stessa, ed è quindi proprio da qui che partono tutte le attività della cellula. Il DNA è racchiuso in fibre di cromatina, e ciascuna fibra forma un cromosoma. All’atto della divisione cellulare, e quindi della meiosi, i cromosomi assumono la caratteristica forma per cui li conosciamo. E’ nel nucleo infatti che avvengono i processi più importanti che regolano la divisione di una cellula, e quindi del patrimonio genetico di un essere vivente. All’interno del nucleo si trova anche il nucleolo, un’area densa di fibre e granuli composta prevalentemente di DNA e RNA dove vengono prodotti i componenti dei ribosomi

 

La membrana plasmatica delle cellule: proprietà, struttura, funzioni

La membrana plasmatica è lo strato che ricopre e cellule e le separa dall’ambiente esterno. E’ composta da un doppio strato di fosfolipidi, un particolare tipo di lipidi formato da una testa, caratterizzata da un gruppo fosfato più glicerolo e Fosfatidilcolina, e due code di acidi grassi.

La struttura di un fosfolipide: da sinistra a destra la Fosfatidilcolina, il Gruppo Fosfato, il Glicerolo e le due code di Acidi Grassi

Nella struttura della membrana, detta a doppio strato fosfolipidico, i due strati di fosfolipidi che la formano sono posti con le code di acidi grassi unite, mentre le teste si trovano agli estremi. Questa particolare conformazione permette di creare una membrana selettiva, che filtra cioè i tipi di sostanze che possono entrare o uscire dalla cellula. Lo strato interno della membrana infatti, formato dalle code di acidi grassi, è idrofobico e lascia transitare soltanto molecole apolari. Questo tipo di proprietà viene detta permeabilità selettiva.

Un’immagine della membrana plasmatica. Notare il doppio strato fosfolipidico e le molecole che si trovano entro di essa.

Anche le molecole polari tuttavia possono passare all’interno della membrana, ma per farlo hanno bisogno di particolari organelli detti strutture di trasporto. Questi organelli, oltre a varie altre molecole proteiche presenti nella membrana, possono muovere liberamente entro di essa. Tra queste molecole, oltre ai sistemi di trasporto, importanza rilevante hanno le molecole di riconoscimento, che individuano le sostanze con cui la cellula entra in contatto. La funzione di tali molecole è fondamentale per la vita, perchè è grazie a queste strutture che la cellula può difendersi e nutrirsi.

 

Le cellule eucariote: proprietà, dimensioni, struttura

Le cellule eucariote sono le più complesse tra i due tipi di cellule sviluppatesi in natura. A differenza delle cellule procariote, che formano alcuni tipi di batteri unicellulari, le eucariote (dal greco eukaryon, eu=vero/ karyon=nucleo) sono invece le componenti di tutti gli altri tipi di viventi, in particolare delle forme di vita pluricellulari.

Dimensioni

Ci sono due tipi fondamentali di cellule eucariotiche: le cellule eucariotiche animali e le cellule eucariotiche vegetali, cioè quelle che formano le piante. Le loro dimensioni, che possono variare dai 10 ai 30 micrometri di lunghezza a seconda del tipo di cellula, si aggirano mediamente sui 15 micrometri di media per quanto riguarda le cellule eucariotiche animali degli esseri umani. La loro struttura, altamente specializzata, ospita numerosi organuli, cioè piccoli componenti dove avvengono i processi del metabolismo cellulare.

Organuli e proprietà

Tutti gli organuli si trovano immersi in un liquido detto citoplasma. All’interno di esso si muovono tutte quelle molecole che servono da messaggeri tra un organulo e l’altro. Tra gli organuli più importanti:

Cellula animale

-il Nucleo: è la sede del materiale genetico (DNA) della cellula. Qui si trovano tutto il materiale ereditario che regola la vita e le funzioni della cellula.

-Il Reticolo Endoplasmatico liscio e il Reticolo Endoplasmatico ruvido: il secondo è l’organulo dove avviene la sintesi proteica, cioè dove le informazioni (provenienti dal nucleo) vengono trasformate in proteine (Le proteine regolano le le funzioni cellulari), mentre il secondo, a diretto contatto con il reticolo ruvido, provvede alla sintesi dei lipidi e di altre molecole.

-l’Apparato di Golgi, che riceve i prodotti dei reticoli, li modifica e li invia in diverse parti della cellula.

-i Lisosomi, che demoliscono le sostanze di scarto.

-i Mitocondri, nei quali avviene la respirazione cellulare (trasformano le molecole degli alimenti in ATP, una molecola prontamente utilizzabile dalla cellula).

-i Cloroplasti (appartenti solo alle cellule eucariotiche vegetali): sono gli organuli dove avviene la fotosintesi, la trasformazione dell’energia solare in energia chimica che la cellula può utilizzare.

Cellula vegetale

La parete cellulare

La parte cellulare delle cellule eucariotiche varia a seconda del tipo di cellula. In particolare nelle cellule eucariotiche animali essa è meno spessa di quella delle cellule vegetali, molto robuste e ricche di cellulosa. Nelle cellule eucariotiche animali è presente, in alcuni casi, un flagello che permette alla cellula di muoversi nell’ambiente circostante.

 

Le cellule procariote: proprietà, dimensioni e struttura

In natura le cellule procariote formano tutti gli organismi appartenenti al mondo dei batteri appartenenti ai domini degli eubatteri e archeobatteri. Tutti gli organismi di questo tipo sono di tipo unicellulare, cioè “il corpo” è formato soltanto dalla cellula stessa.

Si tratta di esseri viventi molto semplici e in tal senso di origine molto antica: hanno fatto la loro comparsa quando la vita ha iniziato a svilupparsi sulla terra e in linea temporale precedono, e di molto, tutti gli organismi dotati di cellule eucariote. A sottolineare questa loro origine è anche il nome, dal greco pro-caryon (pro= venuto prima / caryon=nucleo).

Dimensioni e struttura

Di dimensioni modeste rispetto alla cellula eucariotica, misurano meno di 8 micrometri di lunghezza, e la la loro caratteristica principale è l’assenza di strutture specializzate interne ed in particolare di un nucleo.  Il DNA delle cellule procariotiche infatti si trova immerso direttamente nel citoplasma, in una specifica area detta nucleoide.

Considerata la loro funzione, cioè quella di essere un organismo unicellulare e non invece parte di uno pluricellulare come avviene per le cellule eucariotiche, possiedono una parete cellulare molto spessa, a volte ricoperta da una ulteriore protezione esterna, detta capsula.

Alcuni tipi di cellule procariotiche hanno dei piccoli pili che ricoprono tutta la superficie del corpo che hanno funzione di aderire alle superfici. Sono presenti a volte anche dei flagelli, situati ad una estremità della cellula, che le consentono invece di muoversi nell’ambiente circostante.

 

 

, cioè ai domini degli eubatteri e archebatteri.

Quanto si guadagna per ogni visualizzazione su Youtube? Ecco le cifre reali in Italia

Guadagnare su Youtube è una possibilità aperta a tutti. Chiunque abbia un canale e riesca a creare video interessanti e un numero discreto di visualizzazioni, può riuscire a guadagnare un vero e proprio stipendio. Sui guadagni si Youtube, su cui girano molte voce e spesso contrastanti a riguardo, in realtà si può dire già abbastanza per stillare una vera e propria tabella di remunerazione.

In Italia, e più in generale in tutti i paesi industrializzati, il guadagno medio per i video di Youtube è di circa 1 euro ogni 1000 visualizzazioni, cioè circa 0,001€ per ogni visualizzazione. Questo dato può variare a seconda di minuti guardati, contenuto e periodo dell’anno.

Durata del Video

La durata del video influisce direttamente sui minuti guardati. Più in generale si può dire che più un video è lungo, più la gente impiegherà il suo tempo a guardarlo. Più minuti guardati vuol dire più annunci mostrati ai visitatori e quindi più guadagni.  Solitamente un video di durata superiore a 10 minuti può rendere uno o anche due euro ogni mille visualizzazioni, mentre è opinione comune che un video di durata minore di un minuto difficilmente renderà più di 20-30 centesimi ogni mille visualizzazioni.

Contenuti e periodo dell’anno

A decidere però i guadagni contribuisce anche il tipo di contenuto del video pubblicato. Alcune categorie di contenuti infatti rendono più di altre, perchè ci sono più o meno annunci da mostrare, o semplicemente perchè il publisher, cioè colui che paga Youtube per mostrare l’annuncio, offre più soldi per chi fa clic sui suoi banner. A seconda della presenza o meno dei publisher, e del prezzo assegnato per i clic, varia anche la domanda e l’offerta del mondo della pubblicità online, motivo per cui nel guadagno su Youtube gioca anche il periodo dell’anno in cui si ci trova: è noto infatti che i guadagni crollano, anche di una grossa percentuale durante l’estate e i mesi natalizi, mentre invece sono più floridi da settembre a novembre e da fine gennaio a maggio.

 

Come cambiare i DNS su Aruba per il nostro sito WordPress

Cambiare i DNS su Aruba per reindirizzare un dominio verso un hosting diverso dal provider da cui è stato acquistato è un’operazione che si può effettuare dal pannello di controllo del dominio, e solitamente ad effetto immediato.

E’ necessario prima di tutto munirsi dell’indirizzo IP del server, disponibile a sua volta dal pannello di controllo dell’hosting ospite. Accedere quindi da Aruba cliccando sulla voce Pannello di Controllo, come indicato nell’immagine.

Una volta eseguito l’accesso, premere sul pulsante “Gestione DNS e Name Server” del menu.

Una volta cliccato si viene indirizzati sulla pagina di gestione dei DNS. Cliccare quindi “Gestisci” alla voce “Record A”.

Nella pagina di modifica vengono elencati tutti i record, caratterizzati da Host e Indirizzo IP. Solitamente sono indicati numerosi campi a nome host “Vuoto” e poi due campi, uno “localhost” e un altro “www”.

Selezionate tutti i campi “Vuoto” tranne uno, quindi cancellateli cliccando sulla voce “Rimuovi” (icona cestino) del menu situato in alto alla pagina. Nel campo non cancellato cliccare sull’icona della matita e quindi modificate il valore “Indirizzo IPv4” inserendo l’indirizzo IP dell’hosting ospitante, lasciando vuoto il campo “Host”. Modificate anche il campo “www” allo stesso modo, lasciando però “www” come valore nel campo “host”.

Cliccare quindi su Prosegui. Verrete reindirizzati alla pagina di gestione dei DNS. Salvate le modifiche premendo il pulsante “Salva Configurazione”. La modifiche saranno attive entro pochi minuti.

 

 

I migliori Text to Speech in italiano (2018): quale sintetizzatore vocale scegliere per convertire testo in voce

La sintesi vocale, o text-to-speech (TTS), permette di convertire un testo in voce parlata. Molti sono i servizi che si possono trovare sul web per questo proposito, ma è noto che non tutti offrano la stessa qualità. Per quanto riguarda la conversione da testo a voce in lingua italiana, tentiamo di stillare una classifica dei migliori servizi di text-to-speech disponibili sul web. Tutti i servizi inclusi possono essere utilizzati gratuitamente ,o comunque offrono una prova gratuita, con l’opzione di acquistare un software o dei pacchetti per usufruire di più servizi per la conversione.

1. Natural Reader

Il migliore sintetizzatore vocale che permette la conversione per la lingua italiana è senza dubbio Natural Reader. Offre una piattaforma gratuita di conversione a questo indirizzo, ed è possibile acquistare un abbonamento premium o il software con licenza.

Qualità voce: ottima

Numero voci disponibil in italiano: 4

Upload documenti: Sì

Possibilità di scaricare file in mp3: Sì (nella versione premium)

2. IBM Watson Text to Speech

Implementato con Watson, l’intelligenza artificiale di IBM, il servizio di text-to-speech del colosso americano offre un’ottima qualità di voce e la possibilità di inserire pause e velocità di dizione per mezzo dell’Expressive SSML. Per ora disponibile solo una voce in italiano.

Qualità voce: ottima

Numero voci disponibil in italiano: 1

Upload documenti: Sì (nella versione premium)

Possibilità di scaricare file in mp3: Sì

3. From text to speech

Fromtexttospeech.com è un sintetizzatore vocale online gratuito. Tra le sette lingue supportate c’è anche l’italiano, per il quale è offerta una voce femminile ed una maschile. La qualità della voce è buona, fino a 50000 caratteri per sintesi, e c’è la possibilità di scaricare il file in mp3.

Qualità voce: buona

Numero voci disponibili in italiano: 2

Upload documenti: No

Possibilità di scaricare file in mp3: Sì

 

4. Text To Speech Paralink

Il text-to-speech offerto da Paralink è uno dei migliori sintetizzatore vocali completamente gratuiti che si possono trovare per la lingua italiana. Anche se limitato a 1000 parole per sintesi, la qualità della dizione rimane notevole, se paragonata ad altri servizi a pagamento.

Qualità voce: discreta

Numero voci disponibili in italiano: 2

Upload documenti: No

Possibilità di scaricare file in mp3: No

5. Datestoavoce.it

 

E infine, diamo spazio anche a un sito di test to speech italiano. Datestoavoce è un sintetizzatore online molto semplice che offre una voce (femminile) in lingua italiana.

Qualità voce: discreta

Numero voci disponibili in italiano: 1

Upload documenti: No

Possibilità di scaricare file in mp3: No

 

 

 

 

 

 

Best Sitemap WordPress Plugins for 2018

Creating a sitemap for your site is really important because doing this you’re telling Google what’s on your site. Then Google crawlers could scrape all pages in an easier and faster way. A sitemap is a simple file, in .xml or .html format (or even .gz.xml in the case of compressed sitemaps for large sites).

Not many people are familiar with editing this kind of files. Anyway, when you run a site with WordPress, there are plugins that can make the job for you, generating a sitemap for your site automatically, without any manual processing by your part.

What kind of sitemap to choose for your site

Before choosing which WordPress plugin you are going to add, you need to ask yourself what kind of sitemap your site needs. If it’s a site with a very low number of pages (<1000) you can opt for Google Sitemap BestWebSoft, a simple plugin that generates a single sitemap in .xml format (www.sitename.com/ sitemap.xml).

In the case of a site with a higher number of pages, it is advisable to install plugin that creates a sitemap with a tree structure (a single parent xml file that links to other sitemaps). A valid example is Google XML Sitemaps plugin.

A sitemap should not contain more than 50,000 pages. This is why sites with a large number of pages use compressed xml files (.gz.xml format). Best choise for doing this is All in One SEO Pack plugin, a well known SEO management tool for your site. (toghether with Yoast SEO). After All in One SEO Pack is installed, it is necessary to activate the Sitemap section and select “Create compressed sitemap”.

Come creare una sitemap per il nostro sito WordPress: i migliori plugin

Creare una sitemap per il proprio sito è davvero molto importante perchè permette ai crawler di Google di sapere quali pagine sono presenti sul nostro sito e indicizzarle in modo più facile e veloce. Una sitemap è un semplice file, in formato .xml o .html o ancora .gz.xml nel caso di sitemap compresse per siti con molte pagine.

Non tutti, a dire il vero, hanno dimestichezza a creare questo tipo di file.  Quando si gestisce un sito con WordPress però, ci sono dei plugin specializzati che creano una sitemap per il nostro sito automaticamente, senza alcun procedimento manuale da parte nostra.

Quale tipo di plugin scegliere per creare la sitemap del nostro sito

Prima di scegliere quale plugin installare è però necessario chiedersi di quale tipo di sitemap il nostro sito ha bisogno. Se si tratta di un sito con un numero di pagine molto basso, inferiore al migliaio, si può optare per Google Sitemap by BestWebSoft, un semplice plugin che genera una singola sitemap in formato .xml, accessibile all’indirizzo www.nomesito.com/sitemap.xml.

Nel caso di siti più grandi con un numero di pagine superiore al migliaio, è consigliabile optare per plugin che costruiscano sitemap a modo di directory, esempio più valido è Google XML Sitemaps  cioè un singolo file xml genitore che rimandi tramite dei link a sitemap figlie. Questa struttura è molto utile, soprattutto nel caso di siti più complessi.

Una sitemap solitamente non dovrebbe mai elencare più di 50.000 pagine. E’ per questo che siti con un numero di pagine superiori a questa cifra devono utilizzare una diversa soluzione per costruire la propria sitemap e inviarla a Google. Il plugin più idoneo per questo tipo di situazione è All in One SEO Pack, già noto come tool di gestione SEO per il proprio sito (insieme a Yoast SEO), ma capace anche di sviluppare sitemap. E’ necessario però prima attivare la sezione Sitemap, e una volta attivata cliccare alla voce “Sitemap” di All in One SEO Pack e selezionare i quadratini “Abilita indici della sitemap” e “Crea sitemap compressa”.

 

Come inviare una Sitemap del nostro sito a Google

Per facilitare la scansione del nostro sito a Google, è consigliabile inviare una sitemap, ovvero una “mappa” di tutte le pagine del sito. In poche parole, la sitemap è un file (solitamente in formato .xml o .html o ancora .gz.xml se compressa). Quando il crawler del motore di ricerca scansiona il sito, fa direttamente riferimento alla sitemap, se presente, per indicizzare più velocemente e più facilmente tutte le pagine.

La sitemap va inviata attraverso la Search Console di Google. Per accedere alla Search Console è necessario un account Google, cioè una e-mail del tipo gmail.com. Una volta eseguito l’accesso è necessario scegliere il sito per cui si vuole inviare la Sitemap tra quelli inseriti in Search Console. (Vedi: Come inserire un sito in Search Console.)

Invio della Sitemap in Search Console

Cliccando sulla voce corrispondente al sito scelto, cliccare sulla voce “Scansione” del Menù e di lì cliccare di nuovo su “Sitemap”. L’invio della sitemap può essere effettuato premendo sul pulsante “Aggiungi/testa Sitemap” nel quale bisogna specificare l’indirizzo Url dove si trova il file (generalmente www.nomesito.com/sitemap.xml).

A questo punto si può testare la sitemap o inviarla definitivamente a Google. E’ consigliabile prima testarla, così da potersi accorgere di eventuali errori, che il sistema vi farà subito presente.

Una volta inviata la sitemap, sarà necessario aspettare un po’ per poter effettivamente vedere il numero degli articoli inviati, cioè quelli che Google riesce a leggere. Gli articoli inviati però non corrispondono a quelli indicizzati, cioè quelli che Google ha preso e mostra effettivamente al pubblico nella ricerca: l’indicizzazione degli articoli del sito infatti può variare da qualche giorno, fino a oltre un mese.